L'azione di proiettare viene generalmente scomposta in tre momenti principali:

  1. Kuzushi (squilibrio)
  2. Tsukuri (contatto)
  3. Kake (proiezione)

Kuzushi

Questo termine significa "rompere" o "deformare la posizione". Poiché si possa manovrare con un minimo di forza l'avversario e farlo oggetto di una proiezione (ma anche di una lussazione e uno strangolamento) è necessario rompere la sua posizione naturale. Un individuo privo di equilibrio non può resistere ed attaccare.

Esistono otto direzioni principali in cui rompere la posizione di equilibrio e corrispondono agli otto punti cardinali e ordinali di un'ipotetica "rosa dei venti" del kuzushi. Per applicare efficacemente una proiezione su un avversario, questi dovrà essere perfettamente squilibrato nella direzione giusta. Ogni tecnica necessita del suo squilibrio specifico.

(NB Nel linguaggio tecnico del Judo il kuzushi è sempre riferito ad Uke, quindi uno squilibrio indietro a destra vorrà dire che Uke sarà sbilanciato all'indietro e alla sua destra).

INDIETRO - o uchi gari
INDIETRO DESTRA: o soto gari destro INDIETRO SINISTRA: o soto gari sinistro
DESTRA yoko otoshi destro SINISTRA: yoko otoshi sinistro
AVANTI SINISTRA: tai otoshi sinistra
AVANTI DESTRA: tai otoshi destro
AVANTI: ippon seoi nage

Le otto direzioni principali del kuzushi (squilibrio)


Tsukuri

E' l'adattamento che viene effettuato da Tori (generalmente) dopo avere spezzato l'equilibrio di Uke (kuzushi). Lo tsukuri permette a Tori di disporsi nella posizione migliore per applicare efficacemente la tecnica di proiezione. Ogni tecnica ha i suoi tsukuri più indicati.


Kake

E' l'atto stesso di proiettare l'avversario ed è dunque l'applicazione della tecnica che conclude l'azione cominciata con il kuzushi e proseguita con lo tsukuri.

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